PORTALE DI MONTAGNA      









PIZ SURGONDA – OBERHALBSTEIN

domenica 14 aprile ‘24



Non è tanto il fatto che siamo a metà aprile, quanto che l’esplosione del caldo come ci fosse una stufa a soffiare su questo clima impazzito lascerebbe intendere che la stagione possa essere conclusa e che, invece, sia il caso di riprendere a indossare seriamente l’Eau de Fromage delle scarpette. E invece no! [continua]


MONTE DI SALMURANO – VAL GEROLA

domenica 24 marzo ‘24



Sono in odore di santità, lo so. Sento la mancanza della roccia sotto le dita, del profumo Odor de Fromage delle scarpette e delle mazzate da parte di tiri che, quando facevo il “topo da falesia”, mi riuscivano quasi senza colpo ferire ma so che la Laura non può resistere all’astinenza anche se poi, alla domanda su cosa faremo nel fine settimana, risponde - Vedi tu - [continua]


GROSSHORN – VAL D'AVERS

domenica 17 marzo ‘24



Lo scialpinismo può essere una specie di droga che da una forte dipendenza? Beh, in alcuni casi, direi proprio di sì! Dopo la bocchetta Roma e relativo rientro alla macchina poco prima dell’ora di cena, probabilmente in molti avrebbero dato buca per l’indomani preferendo una bella seduta fisioterapica sul divano (o, perché no, direttamente a letto) o, nei casi più disperati (leggi il mio), a farsi bastonare in falesia. [continua]


BOCCHETTA ROMA – VAL MASINO

sabato 16 marzo ‘24



Il momento del Caianesimo Extreme Esplorativo è arrivato; i tempi sono maturi e siccome è dall’infortunio del Walter che ho in mente di portare gli sci a vedere il Qualido, azzardo la proposta alla Laura - Ti andrebbe un po’ di scialpinismo d’esplorazione? - - Certo! - Risponde senza pensarci ma, a volte, sarebbe opportuna un po’ di riflessione così fornisco qualche elemento in più - Si potrebbe andare in val Masino... Qualido... solo che - e qui il tocco sta nel dare l’informazione ma, al contempo, minimizzarla - ci sarà da spallare per circa 700 metri... - Ok - come se spallare per 700 metri sia un dato normale e scontato. [continua]


BREGAGNO – SPONDA OCCIDENTALE DEL LARIO

sabato 24 febbraio ‘24



Grande è la potenza del Caianesimo, lento all’ira ma non lascia senza punizione. Il Caianesimo mise alla prova i suoi figli - Laura, Laura: prendi Fraclimb và nel territorio di Musso e offrilo in olocausto su un monte che ti indicherò - Laura preparò lo zaino e si mise in viaggio verso il luogo che il Caianesimo le aveva indicato. Dopo un’ora e mezza, vide il luogo che il Caianesimo le aveva segnato ma il monte era avvolto nella nube. Laura prese il fardello per l’olocausto e lo caricò su Fraclimb. Lasciarono l’auto ben prima del termine della strada perchè ancora il Caianesimo voleva metterli alla prova. [continua]


PIZ DE LA LUMBREIDA – VALLE MESOLCINA

domenica 18 febbraio ‘24



Picchio lo scarpone contro la neve ma qualcosa non va. Guardo in basso e il rampone penzola dalla caviglia col suo laccetto bicolore. Merda! Fortuna che dopo il Breitstock l’avevo anche regolato! Vado avanti come lo storpio, confidando che, tirando calci come fossi uno zappatore in una partita a pallone, lo scarpone si crei lo spazio sufficiente per restare appiccicato alla parete. Muovo quindi un po’ di passi e poi un altro rumore metallico mi fa saltare per un attimo i nervi. Guardo lo scarpone destro: anche lì ho un nuovo pendaglio coi denti ferrati! [continua]


PIZZO UCCELLO – VALLE MESOLCINA

domenica 28 gennaio ‘24



Qualche perplessità ce l’ho ma, primo, non lo do a vedere (anche perchè involontariamente soffoco quella vocina che cerca di mettermi la pulce), secondo l’idea del Lumbreida mi appanna la vista come quando si soffia sul vetro. Dopo il Breitstock forse è il caso di tirare un filo il freno o, almeno, non pigiare ancora sull’acceleratore, così propongo una gita che non dovrebbe avere particolari difficoltà tecniche. Ma l’Elisa fa un po’ come il Gatto e la Volpe col campo dei Miracoli e la Laura, oramai dovrei averlo capito, fa il Pinocchio della situazione: consegna il sacchetto di monetine, l’Elisa sparisce dai nostri schermi e noi ci ritroviamo con l’idea di salire il Lumbreida che ci si appiccica sopra come una colata di miele. [continua]


BREITSTOCK – VALLE MESOLCINA

sabato 27 gennaio ‘24



Sono alla ricerca di una proposta per l’invasata Laura che, mancato l’appuntamento di domenica scorsa, inizia a dare i primi segni di astinenza. Così mentre sto spulciando un po’ qua e un po’ là, Internet mi tira fuori il canale del Breitstock, un’interessante linea che avevamo adocchiato durante la salita allo Zapporthorn: quel canale mi aveva però trasmesso sentimenti contrastanti da un lato intrigandomi come normale che fosse vista la sua e la mia natura, dall’altro mi pareva un po’ troppo carico e pronto ad scaricare la neve abbarbicata per una più comoda posizione sul pianoro sottostante. [continua]


STOTXIGEN FIRSTEN – URSERENTAL

domenica 21 gennaio ‘24



Non è che sprizzi di gioia e entusiasmo all’idea di andare col corso ma ho dato la mia parola e quindi mi tocca. Soprattutto mi tocca la levataccia perchè i caiani, si sa, se non si trovano ad orari disumani non sono per nulla contenti. È un po’ come facesse parte del loro DNA, come i pantaloni della Montura e il grappino di vetta. Quello che mi fa ancora più specie è che per lo Zapporthorn alla fine siamo partiti che erano quasi le 7:30 mentre oggi, alla stessa ora, siamo già in auto da un bel po’! [continua]


ZAPPORTHORN – VALLE MESOLCINA

sabato 20 gennaio ‘24



- Ehi, Fra, sono le 6:40! - - Come le seiequaranta?!? - mi alzo di soprassalto come se fossero suonate le trombe del giudizio universale. - Maledetta sveglia: non ha suonato! - In un attimo sono in cucina quindi ci prepariamo sperando di non aver messo i calzettoni al posto dei guanti ma, alla fine, quei maledetti 40 minuti di ritardo mica riusciamo a recuperarli. Provarci in autostrada è impensabile a meno di voler passare le prossime giornate a guardare il cielo a quadretti. Poi in auto la Laura si accorge di aver dimenticato gli occhiali e io comincio a contare i bastoni che si infilano nelle ruote. [continua]


I RODOND – VALLE MESOLCINA

domenica 14 gennaio ‘24



Siamo alla terza giornata di scialpinismo: dopo l’exploit al Bärenhorn è il caso di volare un po’ più in basso per non rischiare di inceppare il motore. Così l’idea è tornare in zona san Bernardino e tentare il Cavriola solo che a farci fare le capriole ci pensa una Fiesta rossa che arranca sui tornantoni per il san Bernardino un po’ come il sottoscritto quando prova a fare il pesce al mare. - E questi dove vanno? - chiede incuriosita la Laura guardando il bagagliaio che sembra un tacchino ripieno. [continua]


BÄRENHORN – RHEINWALD

sabato 13 gennaio ‘24



Scavallo la cresta e la vetta è lì a poche decine di metri. Guardo verso il versante sud: la Laura è poco sotto, impegnata sull’ultimo traverso. Non sembra affaticata, anzi, sul suo volto è accennato un lieve sorriso o, forse, è solo l’effetto inebriante della quota. In ogni caso, se me l’avessero chiesto, non avrei di certo scommesso che saremmo riusciti ad arrivare in cima. Anzi, a dirla tutta, il preambolo era - Tentiamo il Bärenhorn... ma non credo che riusciremo a raggiungerlo... - lapidario come una mazzata. [continua]


GENEROSO – SOTTOCENERI

venerdì 12 gennaio ‘24



Giovedì la Laura mi dice che il Generoso è bianco e che vorrebbe andare a sciarci. Sono perplesso: per prima cosa perchè ho una certa età e ho bisogno dei tempi di recupero, secondo perchè avrei un progettino in zona Briennio che procede ai ritmi della Sagrada Familia e terzo ho qualche dubbio che la neve sia sufficiente per una gita coi legni. Provo a sbirciare la webcam di vetta ma le informazioni non mi levano il dubbio: lì il bianco elemento non manca ma più in basso? [continua]


PONCIONE D'ARBIONE – VALLE LEVENTINA

domenica 07 gennaio ‘24



- Ravanage! - L’urlo è come musica celestiale per le mie orecchie. La voce soave e melodiosa degli arcangeli mi turbina nelle orecchie mandandomi in estasi. Solo che questi arcangeli, al posto delle ali, hanno un paio di baffoni, pantaloni alla zuava e alpenstock! - Ravanage! - Se poi chi lancia il grido di battaglia e conquista non è il solito amico caiano invasato ma la Laura, raggiungo e supero Karma, Nirvana, Beatitudine e chi più ne ha più ne metta. [continua]


GREVASALVAS – ENGADINA

giovedì 04 gennaio ‘24



Vedo il thermos scivolare: inizialmente lentamente e poi, in un attimo, prende la velocità dei pazzoidi dello slittino. Salterella sulla neve dura e ventata e poi sparisce oltre il pendio. Resto attonito. Immediatamente torno al mio thermos perso allo stesso modo al Ruchen. Quello aveva la scritta “Extreme” su sfondo nero. Una specie di premonizione. Da allora ho sempre avuto un particolare riguardo ad appoggiare qualcosa sulla neve, soprattutto se la sua forma è vagamente tondeggiante. [continua]


PREDELP (SPALLA NORD) – VAL DI BLENIO

lunedì 01 gennaio ‘24



La prima opzione ce la giochiamo subito, senza nemmeno scendere dall’auto ma avevo già previsto che avremmo dovuto spallare e, al momento, preferisco risparmiare alla Laura questo lato dolce amaro dello scialpinismo. Sulla seconda, invece, ci avevo proprio contato solo che a fermarci, una volta ultimati i preparativi, ci pensa la macchinetta del parcheggio e la mia cronica mancanza di monetine. Così ci tocca la terza opzione: una cima nel regno delle ombre che, probabilmente, non risulta tra le più rinomate e gettonate della zona. [continua]


PIZ LUNGHIN – ENGADINA

sabato 30 dicembre ‘23



Ci sono cime intorno le quali si gira intorno a lungo, ci si passa di fianco una miriade di volte con l’idea che, prima o poi, se ne calcherà la sommità. Una volta però quello non è il giorno prescelto perchè la meta è un’altra, perchè mi fa male la pancia o, semplicemente, perchè non ho voglia e così la montagna resta lì in attesa. A volte poi, come dicevano i latini, “nomen omen” e, quando ci si chiama Lunghin, è abbastanza chiaro che si arriverà alle calende greche prima di calcarne la cima nonostante il dislivello non arrivi alle 4 cifre. Eppure il Lunghin è un po’ così. [continua]


CUFERCALHUTTE E VIZAN PINTG – RHEINWALD

domenica 17 dicembre ‘23



Per la Laura lo scialpinismo in Svizzera è la val Bedretto. D’altra parte la scorsa stagione non ha regalato grandi alternative così, quando propongo di andare in terra elvetica a inaugurare le pelli, la sua reazione è più che scontata - Ancora val Bedretto? - Siccome però anch’io mi sento un po’ nauseato da quella zona, la mia attenzione è già rivolta oltre il San Bernardino dove sono anni che non metto piede. Mi salta in mente la Cufercalhutte così scartabello tra le mappe e individuo il Vizan Pintg subito sopra perchè non mi dispiacerebbe portare a casa una cimetta. [continua]


VIA VEGIA – PLACCHE DI PALERIA

domenica 19 novembre ‘23



La Lella e l’Andre vorrebbero andare in val d’Ossola perchè, pare, lì ci sia il Meglio, il Top del Top: vuoi un fine settimana col sole e su roccia da urlo (nel senso Frocio Falesistico del termine)? Val d’Ossola! Vuoi andare a sciare nella polvere? Val d’Ossola! A me invece intriga il Ticino: sfoglio la guida e tiro fuori le placche di Paleria dove, scavando nella mole di articoli, scopro di essere stato agli albori di tutto, quando ancora i crostini galleggiavano nel brodo primordiale del mio Caianesimo. [continua]


MATERIA ESOTICA NEL MONDO QUANTISTICO – VANDEA

mercoledì 01 novembre ‘23



Nel caianesimo della Laura pare che di esotico ci sia il sole e il godersi una giornata in tranquillità. D’altra parte lei il Caianesimo ce l’ha stampigliato dalla nascita e Quello si diverte solo col pianto e lo stridore di denti. Provo a sparigliare le carte in tavola per cercare di dimostrare che, qualche volta, andare per monti possa anche essere una semplice goduria, senza l’assillo di rocce bagnate o vento gelido che sbuca all’improvviso. Così sfoglio la guida e tiro fuori una vietta in zona Grignone ma poi arriva l’Inverno, il Generale russo e noi non siamo ancora pronti a indossare pelli e sci così, se non vogliamo appiccicarci alle pareti come la lingua sul ghiacciolo, mi tocca arroventarmi e pensare ad un’altra meta. [continua]


CRESTA SEGANTINI – GRIGNETTA

domenica 15 ottobre ‘23



Vado a letto con l’idea che l’indomani si andrà a fare gli FF al Vaccarese dove sono anni che non metto piede; roccia stupenda e avvicinamento in falso piano sono come i bignè crema e cioccolato: impossibile resistere! E poi non c’è sveglia nè alcuna corsa per celebrare il Cainesimo ma il dato di fatto è che, poco prima delle 8 saluto già il mondo onirico. - C’ho voglia - Evvai! Anche se ancora non ho realizzato chi sono e dove mi trovi – C’ho voglia di caianare! Possiamo non andare in falesia? - Doppio, triplo evvai! Mi fiondo giù dal letto e corro in cucina, distanza non particolarmente significativa per un bilocale. [continua]


RIFUGIO MARCO E ROSA – VAL MALENCO

sabato 07 ottobre ‘23



Sono accucciato sotto uno strapiombo, su una cengia leggermente spiovente ricoperta di sassi. Subito sotto, sfruttando coi ramponi due fessure intasate di fango e terra, la mia socia risale la parete come se fosse normale scalare con quei ferri ai piedi. In fondo sarà già da un’oretta della sua vita che cammina con i denti sotto gli scarponi. Chi è il vero caiano tra i due? A me l’aquila si è stampigliata sul petto come un trasferello dopo anni passati a dormire sotto le coperte cartonate del ‘15 - ‘18 dei rifugi alpini. Lei forse ce l’ha innata. Del resto non è forse lei che voleva fare il Roma? [continua]


RIFUGIO BOSIO – VAL MALENCO

sabato 19, domenica 20 agosto ‘23



La sala da pranzo si riempie del profumo dei gnocchetti alla chiavennasca. Non sento però le consuete e mirabolanti storie caiane su vette inviolabili e pareti scabrose né accordi per sveglie ad orari improponibili o l’aroma di chi ha assaporato da vicino l’esperienza con l’estremismo e che il profano banalizza col fetido odore rancido d’ascella. No, niente di tutto questo. Ma io che ci faccio? Sto forse sognando dopo l’ennesimo pasto andato a ramengo? Mi giro a sinistra e il mio socio alto poco più di un metro e qualche sputo dondola le gambe mentre muove l’ambulanza verso l’ennesimo incidente automobilistico. [continua]


A CAVALLO DELLA TIGRE – TORRE COSTANZA

venerdì 18 agosto ‘23



L’alpinismo (in senso ampio) è come le grandi abbuffate (o forse anche le grosse bevute ma su quelle ho ben scarsa voce in capitolo): più ne fai e più sei allenato e più ne aumenta la voglia. È un circolo vizioso, un vortice che corre sempre più veloce. O almeno è così finchè non si arriva al fatidico momento, alla resa dei conti (prima quando suona la sveglia e poi quando ci si accorge di aver di fianco una vecchia vestita di nero che ti scruta con sguardo vuoto e le dita ossute che tamburellano le une contro le altre), a quel punto la smania cala drasticamente o, addirittura, collassa e l’unica domanda che resta è - Ma chi cazzo me l’ha fatto fare? -. [continua]


IMPRESSIONI DI SETTEMBRE – QUALIDO

giovedì 10 agosto ‘23



La sigla DWS è abbastanza incontrovertibile (almeno nel mondo dell’arrampicata): Deep Water Soloing, praticamente una specie di boulder dove il materasso è sostituito dal mare e dove, oltre a magnesite e scarpette, tornano utili anche i braccioli e, molto probabilmente, un pizzico di follia. Eppure, ora la sigla potrebbe indicare un nuovo super eroe: Doug Walter Scott! E scomodare l’epica ritirata dall’Ogre da parte dell’inglese con le gambe fratturate non è certo un’esagerazione. [continua]


SENTIERO ROMA – VAL MASINO

sabato 01, domenica 02 luglio ‘23



È tutta colpa di una spazzola per capelli e di un libro. D’altra parte, anch’io ho la mia fetta di responsabilità: la prossima volta una controllatina preventiva allo zaino della Laura sarà meglio farla, un bel ribaltamento del contenuto sul piazzale del parcheggio con annessa analisi e selezione di ciò che la borsa di Mary Poppins dovesse vomitare fuori. Che poi se qualcosa dovesse sporcarsi, che problema c’è? Sarebbe in linea collo sozzume del bivacco: troppa pulizia non sarebbe ben accetta! [continua]


HO CHI MINH E SPIGOLO SUD OVEST O NORMALE – PUNTA MILANO

sabato 24, domenica 25 giugno ‘23



Ho la capacità di farmi influenzare dai commenti degli altri come uno stampino. Quando mi propongo per salire Ho Chi Minh così da evitarmi l’avvicinamento alla Sfinge e portarmi a casa una salita nuova, il Marcello mi ricorda di come l’uscita del primo tiro sia una bestia nera, un piccolo passo per l’umanità ma un’enorme falcata per un uomo. Fingo di non impressionarmi ma dentro ho tutto un fuoco che divampa. Solo che non è lo spirito caiano che arde, piuttosto è la cagarella che inizia a colorarmi sulle mutande. Cerco di convincermi che, sarà duro, ma è pur sempre sotto il limite umano, che ho fatto di peggio, eppure sembra che più che buttare acqua sul fuoco, lo stia alimentando con un po’ di benzina. [continua]


NORMALE – PUNTA GNIFETTI (CAPANNA MARGHERITA)

sabato 17, domenica 18 giugno ‘23



Quello che ricordo molto bene della capanna Gnifetti sono i bagni. Non ne so il motivo: non è perchè vi abbia passato tempo a profusone o perchè abbia provato esperienze mistiche, fatto sta che quella parte di rifugio mi è rimasta impressa nella memoria nonostante siano passati 23 anni. L’altra cosa che ricordo sono le cuccette a tre livelli, con l’ultimo che sembra un loculo degli appartamenti giapponesi. Sento ancora le lamentele dell’alpinista con cui condividevamo la camera “già c’è poco ossigeno, poi rintanato lassù...”, la prossima volta arrivi prima e ti accaparri il posto migliore! [continua]


NORMALE – FUNGO

domenica 28 maggio ‘23


“Dio non gioca a dadi” noi invece sì! D’altra parte i meteorologi sembrano sparare le previsioni del lotto piuttosto che quelle meteo e così, dopo un’accurata consultazione con la maga Magò, giochiamo l’azzardo rifiutandoci di rimandare per la terza volta l’uscita in Grignetta. La strega però deve trovare particolarmente divertente prendere per i fondelli chiunque le chieda un parere e così, quando oramai il giro sembra concluso senza danni, mi ritrovo nelle condizioni di un vestito appena uscito dalla lavatrice. D’altra parte se avessimo interpretato correttamente i presagi del fato, non ci saremmo trovati in una simile situazione. [continua]


NUOVO CINEMA PARADISO – PLACCHE DEL BOGGIA

domenica 02 aprile ’23



È la fine di un’epoca; è tempo che il testimone passi di mano. Fraclimb non è più. Un nuovo astro è sorto all’orizzonte, la nuova novella illumina le lande buie e desolate: Andre, Andreclimb, il Mago della Placca, il Nuovo Mattino rifulge nella notte oscura. E ora il caiano ne tesse lo lodi: Ti ringrazio di avermi tirato fuori da quella placca, fatto Caiano e conservato in questa lotta; ti offro la birra della giornata, fa che sia tutta secondo la tua santa volontà per la maggior tua gloria; preservami dal dover chiamare l’elicottero; il tuo piede da Hobbit sia sempre con me e con tutti i caiani; amen! [continua]


PONCIONE CASSINA BAGGIO – VAL BEDRETTO

sabato 18 marzo ’23



La cima del Poncione è lì davanti a poche centinaia di metri: ci basterebbe completare il pianoro, risalire l’ultimo pendio e ci troveremmo sul suo cucuzzolo; e invece no, la cima non s'ha da fare. Un po’ come la volta del Gerenpass: un tiro di schioppo dalla meta e si girano i tacchi. Mi viene il dubbio che a volte ci trovi gusto a lasciare le cose a metà. Escluso, ovviamente, la vaschetta di gelato o il vassoio di pasticcini. Ma col Caianesimo è un rapporto diverso, forse un po’ di dipendenza conflittuale. C’è poi una similitudine col Gerenpass, un dettaglio apparentemente insignificante ma probabilmente fondamentale per il mancato raggiungimento. [continua]


TRAVERSATA DALLA CAPANNA CRISTALLINA AL PONCIONE VAL PIANA – VAL BEDRETTO

domenica 05 marzo ’23



A tratti mi sembra di essere in gara: spella, scendi a fuoco, ripella e sali coi due allievi che spingono come se in cima ci fosse un vassoio di pasticcini e poi ancora giù a ripetere l’operazione. Non avrei mai pensato che un’uscita del corso si sarebbe potuta trasformare in una simile cavalcata che ricorda un po’ quella di giugno in Dolomiti! E pensare che non avrei nemmeno dovuto partecipare: poi salta fuori che il Tommy ha bisogno, faccio un paio di conti sul giro e alla fine rispondo presente per la domenica. Il Caianesimo si esalta sin dal mattino quando la sveglia suona per permettermi di raggiungere il ritrovo con Massimo alle 4:30: è da tempo che non esco così presto, al cambio turno tra i ragazzi della notte e noi caiani sadomaso per un passaggio di staffetta che resta sempre un simpatico aneddoto. [continua]


PIZZO MERIGGIO – VALLE DEL LIVRIO

domenica 26 febbraio ’23



Non sono particolarmente in vena di scialpinismo e, a dire il vero, questa è una sensazione che mi accompagna già da diversi weekend così, quando fermiamo le auto davanti ad un pascolo giallo, l’istinto sarebbe quello di fare dietrofront e andare a cercare dove mangiare un bel piatto di pizzoccheri. Eppure, parafrasando qualcuno, “è giorno di lavoro e questo ci tocca!”: sci in spalla (quello che i francesi chiamano “portage”) e ci avviamo alla caccia di quella cosa bianca e fredda che gli antichi chiamavano neve. A dire il vero non camminiamo molto prima di trovarne un quantitativo sufficiente a far scivolare i legni tra un sasso ed una zolla d’erba. Neve tritata, pressata dall’infinito passaggio di mandrie come la nostra con tanto di cerchi blu per segnalare ai corridori della scorsa settimana la presenza di ostacoli. [continua]


MONT DE FLASSIN – VALLE DEL GRAN SAN BERNARDO

domenica 05 febbraio ’23



Non ho molta voglia di andare all’uscita in valle d’Aosta, un po’ perchè ho una certa innata ritrosia verso la regione dei 4000 e poi perchè il pullman faccio fatica a tollerarlo, sarà per il suo implicito lato sociale o perchè mi ricorda il liceo o forse perchè poi ci toccherà fermarci alla merenda post sciata che, a volte, ricorda la prova per il pranzo del matrimonio. Eppure ho dato la mia parola e quella è bene che la mantenga perchè poi, per la legge del contrappasso, non vorrei che la cosa mi si ritorcesse contro al prossimo corso d’alpinismo. Così carico il materiale sul torpedone e mi incastro tra i sedili come fossi un pezzo di un puzzle, operazione che non sperimentavo da tempo immemore. [continua]


BIVACCO CECCHINI – VALLE SPLUGA

domenica 29 gennaio ‘23


Sto sudando freddo, sono al limite di una crisi di nervi, potrei crollare da un momento all’altro. Mi guardo intorno per quanto la situazione me lo permetta ma mi sembra di essere circondato solo da indifferenza. Nessuno sembra condividere il dramma interiore che sto vivendo. Eppure la situazione non appare così mentalmente estenuante anzi, tutt’altro, sembra quasi idilliaca: siamo in 5 comodamente seduti al calduccio mentre saliamo i tornanti verso Monte Spluga. Eppure gli altri non vedono ciò che fissano incessantemente i miei occhi: la lancetta del carburante alla fine della riserva e il computer di bordo che mi da 0 chilometri di autonomia! La caduta è stata epocale, un crollo vertiginoso: sono entrato in riserva poco dopo Chiavenna e mai avrei pensato che la salita avrebbe prosciugato il serbatoio come un’idrovora. Così ora non vedo l’ora che il maledetto paese si materializzi oltre il parabrezza ma la fila di curve e poi il lago sembrano interminabili. [continua]


CROCIONE DA TREMEZZO – SPONDA OCCIDENTALE DEL LARIO

sabato 23 gennaio ’23



Una volta avevo pensato di introdurre una nuova disciplina: il “bob d’alpinismo”. Ideale soluzione per risolvere il problema della discesa con gli sci in neve fresca, poi i tempi sono maturati ma soprattutto mi sono modernizzato abbandonando gli sci risalenti alla Guerra Bianca e quell’idea è rimasta una stramberia solo della mia mente. Oggi invece è stato ufficialmente introdotta la variante erbosa che l’Accademia della Crusca ha coraggiosamente battezzato “culo d’escursionismo”. A dire il vero la disciplina è già nota, se non ai più, almeno a molti a giudicare da certe scene che si incontrano sulla Cermenati in Grignetta ma lì siamo ad un livello base, direi neandertaliano mentre ora lo sport ha fatto un deciso balzo in avanti con annesso aumento delle difficoltà e, soprattutto, del livello di rischio. Forse si dovrebbe parlare di “culo d’escursionismo extreme”. [continua]


MONTE DI SALMURANO – VAL GEROLA

sabato 14 gennaio ’23



Potrebbe essere la resa dei conti, la differenza tra la vita e la morte dello scialpinismo. Così salgo sul ring delle responsabilità a farmi prendere a cazzotti dall’ignoto e, quando questo ha finito, dal compagno con la maglietta “dubbi”. Eppure il mio cervello, allenatore da strapazzo con l’abilità nell’illudermi che la soluzione sia sempre semplice e che comunque “poi si vedrà”, mi aveva tranquillizzato: risalite le piste, vi fate una bella sciata e vedrai che tutto filerà liscio. Solo che quello non ha tenuto conto dell’imprevisto, il tranello di cui l’ignoto fa uso ed abuso: l’apertura degli impianti! Mi arrovello a cercare informazioni su internet ma, chissà perché, a volte cercare qualcosa sulla rete è come pretendere di individuare il fatidico ago nel pagliaio. Così provo col caro e vecchio telefono ma dall’altro lato mi risponde solo un laconico TUUUUU. Mi metto davanti allo specchio e mi convinco che presto i nodi verranno al pettine. Ora è solo necessario indorare la pillola e scaricare la colpa su qualcun altro: “Hanno aperto gli impianti… Non possiamo risalire le piste… C’è una gita semplice…”. [continua]


CANALE DEI CAMOSCI – ZUCCONE CAMPELLI

sabato 24 dicembre ’22



Che si fa la vigilia se non mettersi nelle migliori condizioni per poter superare le maratone con le gambe sotto il tavolo delle giornate successive? C’è stato un tempo in cui col Jag e Walter siamo partiti per un Natale in rifugio ma ora il primo è desaparecidos, il secondo ha messo la testa a posto (almeno per il 25 dicembre) e anche per il sottoscritto sarebbe forse un po’ un problema impegnarmi col Caianesimo in una due giorni. Così optiamo per tentare un canale sopra i piani di Bobbio; alpinismo esplorativo e ravano assicurato: insomma un bel mix prima di scartare i regali sotto l’albero! Logico poi che di prendere la funivia non se ne parli minimamente anche se, almeno all’inizio, l’idea mi lascia un po’ perplesso: la pigrizia sembra che stia prendendo lentamente il sopravvento ma avendo io una dignità da difendere, non oso controbattere. E poi è solo una questione mentale: se avessimo puntato a qualcosa al Grignone, lo sbattimento sarebbe stato analogo. [continua]



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