RIFUGIO PIALERAL – GRIGNONE
domenica 17 maggio ‘15
Il pullman non si incastra da nessuna parte e questo è un bene: in fondo salire con un 50 posti ai Resinelli da sempre un pizzico di brivido almeno finchè non si raggiunge il cartello di benvenuto. Poi, per la discesa non abbiamo di che preoccuparci visto che ci penseranno le nostre gambe a riportarci giù in Valsassina. Prevediamo infatti di percorrere la traversata bassa, raggiungere con i Nadzgul il rifugio Pialeral per poi scendere al colle di Balisio: una sgambata in discesa, senza grandi pretese ma, d’altra parte, siamo anche alla prima uscita del corso di AG. Sarà poi per il ripetuto spingere di piedi di ieri, ma le gambe si fanno ugualmente sentire: ovviamente non dico nulla e rincorro la fila che intanto si è snodata lungo il sentiero. Ci fermiamo in prossimità della bolla, quasi al termine della mulattiera, dove, divisi a coppie, sperimentiamo l’uso delle chiavi dicotomiche per il riconoscimento delle piante. Tutto sommato, mi va anche bene visto che mi capita la semplice Betulla che, nell’oceano della mia ignoranza, riesce a galleggiare senza problemi. Riprendiamo quindi il cammino che si fa ora una corsa con la locomotiva là davanti lanciata lungo il sentiero che si snoda tra gli alberi. Superiamo così un insolito panorama per chi, come il sottoscritto, è abituato per lo più alle svettanti e impervie guglie che si innalzano in un ambiente sostanzialmente privo di elementi arborei. Dopo aver quindi perso preziosi metri di quota, ci buttiamo sul sentiero che sale al rifugio Pialeral venendo rapidamente catapultati da una tranquilla solitudine ad un ambiente decisamente più affollato. Consumiamo il pranzo mentre il sole si nasconde dietro la massa nuvolosa che ricopre la cima del Grignone e poi riprendiamo la nostra discesa verso il colle di Balisio dove il gruppo torna nuovamente al completo.
Cavallo Goloso
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