MORELLA – VALLE MAGGIA
domenica 05 giugno ‘11
Proprio non vogliamo perderci la gita in programma e così, nonostante le previsioni diano pioggia, confermiamo il ritrovo a Muggiò. Solo che di Muggiò ce ne sono almeno due nelle vicinanze di Como. Fidandoci della compagnia di pullman cui ci affidiamo attendiamo pazientemente l’arrivo del nostro torpedone cercando invano di capire dove si sia cacciato il nostro autista: ma ovvio, lui ci aspetta a Muggiò ma quello sbagliato! Così riusciamo a partire per la Svizzera con un’ora di ritardo dopo esserci già buscati una buona razione di acqua. Oltre confine la solfa non cambia: pioggia; superato il Ceneri è ancora l’acqua a dominare come anche a Cevio dove lasciamo il pullman.
Cambiata la meta, iniziamo a salire nel bosco riparati dalle foglie degli alberi mentre una miriade di gocce suona il tam tam sopra le nostre teste. Sembriamo gli adepti di una setta variopinta: lungo il sentiero si snoda un millepiedi colorato e dalle cento teste tutte rigorosamente incappucciate o riparate da un ombrello come fosse la cappella di un fungo.
Poi il bruco si divide e i Nadzgul, inserito il turbo, si danno alla fuga. Ma il gruppo degli inseguitori non sta a guardare, controlla i fuggitivi e, ad ogni sosta, è sempre lì pronto a ricucire lo strappo finchè il bosco si dirada e appaiono le prime semplici ma curate baite di Morella. Cerchiamo un riparo tra le tettoie delle case, magari provando tra quelle poco più in alto con il risultato che scendo e salgo dal ripido prato zuppo come una spugna per un paio di volte. Ora sono i miei scarponi e pantaloni ad essere ben imbevuti d’acqua, ma almeno ho scovato dove pranzare all’asciutto!
E poi arriva il momento della discesa e del ritorno a Cevio dove termina la gita e pure la pioggia!
Cavallo Goloso
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