racconto della via ottobre rosso al monte piezza, val masino (sondrio, lombardia)


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OTTOBRE ROSSO – MONTE PIEZZA

domenica 01 maggio ‘11


Partiamo alla volta della val Masino senza avere ben chiara la nostra linea salita. Siamo in cinque in macchina: Alex e Fabio, Silvia, Dello e il sottoscritto. Cece e Colo sono già su con il corso d’alpinismo della scuola dell’Alta Brianza, dopo una partenza ad orari improponibili; tipico di un corso caiano! Micol invece è a casa a studiare: potere di un’esame impellente! A Lecco la giornata si preannuncia soleggiata ma in val Masino diverse nuvole si rincorrono sulle cime lasciando un certo spauracchio sulla possibilità che possano riversare il loro contenuto sulle nostre teste. Alla fine decidiamo comunque di andare al monte Piezza dove si trovano Cece e Colo. Come ricordavo, il sentiero sale subito molto ripido ma si rivela poi più breve di quanto mi aspettassi, non che la cosa mi dispiaccia o mi crei un qualche problema. Quando raggiungiamo la base della parete, troviamo la cordata di Colo già impegnata sulla seconda lunghezza dei Punti di Berti mentre Cece è già più avanti; Alex e Fabio optano per la stessa linea occupata dalle due cordate del corso mentre io, Silvia e Dello ci rivolgiamo a Ottobre Rosso. Ovviamente non manchiamo l’appuntamento con la sorte. Dello sarà il capocordata per i primi quattro tiri e poi il sottoscritto per i restanti. Nonostante la difficoltà dichiarata, le prime due lunghezze presentano comunque qualche passo dove è necessaria una certa attenzione: nulla di particolare ma comunque quanto basta per lasciarmi un po’ sorpreso. Poi arriviamo al tiro chiave: Dello supera i passaggi senza problemi e raggiunge la sosta. Scalando da secondo, cerco di superare il passo di artificiale senza l’ausilio del rinvio ma, dopo una bella pendolata, mi metto il cuore in pace e concludo come dichiarato dalla relazione con un bell’A0.

E poi viene il mio turno: la fessura della quinta lunghezza mi riserva qualche brividino tanto che piazzo l’unico friend di tutta la via, ma del resto la prospettiva di una sbandierata con relativo volo non mi lascia molte alternative. Ancora due tiri e raggiungiamo la fine della via: una salita nel complesso tranquilla con un carattere certamente più plaisir rispetto i canoni standard della vicina val di Mello. Ritorniamo alla base in attesa che anche Fabio ed Alex terminino la loro serie di doppie per poi ridiscendere verso la macchina e raggiungere Cece e Colo, senza riuscire a scampare da una breve piovuta.


Cavallo Goloso


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