MAGIC LINE – QUALIDO
Accesso stradale
Da Morbegno (Valtellina, SO) prendere per Sondrio. Superato il ponte sull'Adda si incontra quello sul Masino. Superarlo e girare a sinistra, imboccando la strada per la Val Masino. Proseguire per circa 13Km fino all'abitato di San Martino. Dalla piazza del paese (subito dopo il ponte sul torrente), svoltare a sinistra; al secondo tornante girare a destra e prendere la strada in salita, entrando in Val di Mello. Proseguire fino all'ampio posteggio sterrato dove si lascia l'auto. Novità di quest’anno (maggio 2010) è il pagamento di un ticket di 5,00€ giornaliero per ogni auto che entra in val di Mello (il biglietto è acquistabile al parcheggio all’ingresso del paese); l’accesso è comunque limitato a 80 vetture e consentito fino al ripristino del servizio di bus navetta (vedere di seguito).
Da maggio agli inizi di settembre, è vietato l'accesso in Val di Mello alle automobili (cartello con regolamento esposto all'imbocco della Val di Mello). E' possibile posteggiare a pagamento subito prima del paese dove, in corrispondenza del ponte sul torrente, parte il servizio navetta per la Val di Mello (1.00€ a persona). Oppure dalla piazza, svoltare a destra (indicazioni parcheggio) e proseguire diritti fino al campo sportivo (indicazioni) dove è possibile posteggiare gratuitamente.
Avvicinamento
Dal campo sportivo, tornare indietro fino al primo ponte sul torrente Mello; senza attraversarlo, costeggiare il torrente fino a entrare nel bosco (lato sinistro idrografico). Continuare lungo il sentiero che prosegue in leggera salita. Si incontrano due ponti sulla sinistra che permettono il superamento del torrente, raggiungendo la strada sul versante opposto. Proseguire sempre lungo il sentiero, attraversando solo al terzo ponte, subito prima di un'ampia piana. Svoltare a destra raggiungendo il parcheggio sterrato e da qui brevemente l'osteria del Gatto Rosso (20'/30').
Dall'osteria del Gatto Rosso, proseguire lungo il sentiero sul versante destro idrografico superando un laghetto formato da una frana del 2009. Poco oltre il termine del laghetto, imboccare la traccia a sinistra (proseguendo sul sentiero principale si incontra un ponte sul torrente). Seguire il sentiero che si addentra nel bosco guadagnando rapidamente quota (bolli bianchi e rossi).
Raggiungere una radura dove la traccia diventa pianeggiante e piega verso sinistra. Superato un posto da bivacco, si attraversa il torrente per poi rientrare nel bosco e riprendere a salire fino a raggiungere un altro comodo posto da bivacco (Hotel Qualido). Se il torrente è particolarmente impetuoso, ritornare brevemente indietro superando il posto da bivacco. Prendere quindi la vaga traccia in salita sulla sinistra risalendo lungo un prato ripido con vaghe tracce. Superare un salto di roccia e quindi proseguire in traverso verso sinistra superando il torrente. Proseguire in piano passando pochi metri sopra l’Hotel Qualido. Si continua ancora brevemente in salita costeggiando la parete fin dove la stessa presenta alcune placche più appoggiate. Raggiungere quindi l’attacco della via in corrispondenza di una vena bianca che sale da destra a sinistra, dove il prato basale diventa meno ripido (1:30h).
Materiale
2 corde da 60m
12 rinvii
C3 n°1 e 2
Camalots da n°0.4 a 3 (raddoppiare da n°0,5 a 2)
Note tecniche
difficoltà: 7b+ (6c obbl.)/S3/IV
lunghezza: 700m (16L)
esposizione: S
quota partenza: 1920m
discesa: in doppia
primi salitori: B. Guattini, S. Pedeferri, S. Pizzagalli, D. Soldarini, M. Vago (1995)
Periodo consigliato
Maggio – settembre
Relazione
L’attacco è in corrispondenza di una grossa vena bianca che sale da destra verso sinistra.
L1 Seguire la grossa vena bianca in diagonale verso sinistra; salire quindi diritti in corrispondenza di una specie di vaga fessurina per poi proseguire su placca. Sostare poco a destra di un tetto, poco sotto alcune zolle erbose (6a+).
L2 Salire in diagonale verso destra in direzione del tetto più a destra. Raggiungere quindi alcune zone erbose in prossimità delle quali si sosta (5c).
L3 Salire diritti in direzione dell’evidente tetto sovrastante. Superare un primo saltino appena accennato e quindi spostarsi verso destra raggiungendo per poi risalire una netta fessura verticale poco sotto il tetto. Spostarsi quindi delicatamente verso destra raggiungendo il bordo del tetto sopra il quale si sosta (6b).
L4 Salire diritti fino ad una vaga vena che prosegue verso sinistra. Seguirla fino al termine per poi continuare ad attraversare fino ad una stretta fascia erbosa in prossimità della quale si sosta (6a).
L5 Salire diritto per poi superare un primo salto. Spostarsi ora brevemente in diagonale verso destra per poi superare il successivo salto sfruttando una vena bianca. Proseguire ora diritti fino a raggiungere la sosta poco sotto un piccolo tettino (6a+).
L6 Superare il tettino soprastante la sosta e quindi spostarsi leggermente verso destra per poi proseguire diritti per placca delicata, restando a destra degli spit. Raggiungere un tratto più ripido e meno lavorato dove ci si sposta a sinistra dello spit raggiungendo una fessurina cieca. Salire ora diritti fino a raggiungere una cengia dove si sosta (6c).
L7 Risalire brevemente il canale erboso a destra della sosta, tenendo sulla sinistra una specie di spigolino, fino a raggiungere una specie di ripiano. Traversare brevemente a sinistra raggiungendo il filo dello spigolino e quindi superare il saltino. Proseguire ora diritti fino a raggiungere una placca che si supera spostandosi a sinistra. Al termine si raggiunge una cengia erbosa dove si sosta (6b).
L8 Seguire la cengia verso sinistra superando la verticale di un netto diedro. Poco oltre risalire sempre su erba per poi tornare verso destra raggiungendo la base del diedro (3a).
L9 Risalire il diedro fino al termine dove si sosta (6a).
L10 Seguire la netta fessura sulla destra: dopo un primo tratto abbastanza facile, la fessura diventa verticale e atletica, ma comunque sempre netta. Proseguire sempre lungo la fessura che prosegue in diagonale verso destra diventando ora svasata e molto difficile, fino a raggiungere la sosta (6a+ e A0 o 7b+).
L11 Superare la fessura-diedro a sinistra della sosta. Al termine, proseguire diritti per placca facile fino alla sosta subito a destra di un canale erboso (5c).
L12 Risalire il canale erboso a sinistra della sosta che, dopo un primo tratto sostanzialmente diritto, devia leggermente verso destra. Dove il canale lascia il posto ad una fascia erbosa più ampia, proseguire sulla placca soprastante inizialmente diritti e quindi leggermente a sinistra uscendo alla sosta (6b+).
L13 Aggirare il salto roccioso sopra la sosta salendo alla sua sinistra. Raggiungere la base di un netto diedro che sale in diagonale verso destra. Risalire per il diedro fino alla sosta (4a).
L14 Proseguire per il diedro e al termine continuare inizialmente diritti per poi spostarsi in diagonale verso sinistra su placca facile (5b).
L15 Proseguire in diagonale verso sinistra su facile placca in direzione del grosso spigolo in alto a sinistra formato dalla parete strapiombante sovrastante. La sosta è pochi metri a sinistra della struttura (5a).
L16 Risalire diritti per placche e brevi risalti fino a raggiungere la sosta in corrispondenza del termine della parete (5a).
Sulle ultime due lunghezze è possibile raggiungere il grosso spigolo in alto a sinistra formato dalla parete strapiombante sovrastante. Aggirare la struttura e quindi proseguire lungo la facile fessura che, dopo un primo tratto diritto, devia verso sinistra. Raggiungere il termine della fessura e quindi traversare in orizzontale verso sinistra su cengia erbosa fino alla S16 (IV+).
Discesa in doppia lungo la via (sosta fuori via in corrispondenza di S3, sulla verticale delle calate).
Note
Bella e impegnativa salita (probabilmente la più abbordabile del Qualido!) sulla big wall della Valmasino che sale per placche impegnative sulla parte destra della parete.