CATTOALCOLISTI – MONTE PIEZZA
Accesso stradale
Da Morbegno (Valtellina, SO) prendere per Sondrio. Superato il ponte sull'Adda si incontra quello sul Masino. Superarlo e girare a sinistra, imboccando la strada per la Val Masino. Proseguire per circa 10/11Km fino all'abitato di Cataeggio. Superata la strettoia in prossimità della chiesa, svoltare a destra (indicazioni per rifugio Ponti). Superare il torrente e proseguire sulla strada principale sempre in salita (Val di Predarossa). Dopo alcuni tornanti, si incontra un cartello bianco indicante il rifugio Ponti verso destra, oltre il quale la strada prosegue a destra diventando sterrata per poi attraversare il torrente. Lasciare l’auto in corrispondenza del cartello per la Ponti.
Avvicinamento
Prendere il ripido sentiero che sale nel bosco di fronte al cartello che indica il rifugio Ponti. Raggiungere la vecchia strada asfaltata che saliva in Predarossa e seguirla in salita superando un tornante. Giungere fin dove la strada è interrotta dalla frana e quindi salire per essa (bolli blu). Abbandonare la frana dopo circa 150/250m proseguendo verso sinistra nel bosco (bolli blu che poi spariscono). Proseguire lungo la traccia in traverso verso sinistra fino a raggiungere del filo spinato in corrispondenza di una specie di piccolo costolone. La traccia ora prosegue in salita raggiungendo brevemente una piccola placca rocciosa. Proseguire ora in diagonale verso destra sempre per traccia fino a raggiungere un’altra fascia rocciosa. Continuare in orizzontale verso destra fino ad un’altra placca che si attraversa per breve e stretta cengia. Poco oltre si incontra una specie di canalino oltre il quale sale una grossa fascia rocciosa. Proseguire stando sotto la fascia superando una brevissima discesa (3/4m) al termine della quale si trova l’attacco di una via (spit ben visibile). Superare l’attacco raggiungendo quello di Cattoalcolisti (50’).
Materiale
2 corde da 60m
10 rinvii
Camalots da 0.4 a 2
C3 n° 0, 1 e 2
dadi piccoli
Note tecniche
difficoltà: VII-/RS3/II
lunghezza: 310m (7L)
esposizione: S
quota partenza: 1500m
discesa: in doppia
primi salitori: P. Cucchi, C. Gianatti (1995)
Periodo consigliato
Primavera e autunno.
Relazione
L’attacco è in corrispondenza di una stretta fessura che sale dove la parete forma una specie di ampio diedro-camino, fino a raggiungere un piccolo tettino. È visibile uno spit con cordino verde a 7/8m da terra.
L1 Salire per la sottile fessura fin dove è chiusa da un tettino. Superare la struttura e proseguire diritti per il diedrino più a sinistra con arbusto. Proseguire diritti fino alla sosta su piccolo ripiano (VI+).
L2 Spostarsi leggermente in diagonale verso destra su placca fino ad una fessurina. Salire diritti per placca sfruttando alcune fessurine per poi uscire verso sinistra a un comodo ripiano sopra un grosso arbusto (VI).
L3 Salire diritti superando un primo tratto più ripido e quindi una breve placca d’aderenza. Raggiungere il tetto soprastante restando sulla verticale della sosta, dove il tetto, in corrispondenza del suo punto più debole, forma come una “L”. Superare il tetto e proseguire per placca facile fino alla sosta su comoda cengia (VI+).
L4 Salire diritti per placca d’aderenza superando sulla destra una fascia erbosa verticale, poco sopra la quale si sosta (VI+).
L5 Salire in diagonale verso sinistra fin dove la placca diventa un po’ più ripida. Proseguire diritti fino alla sosta (VI).
L6 Salire brevemente verso destra per poi sfruttare la fessurina e rimontare sulla placca a destra. Proseguire ancora diritti con tratto delicato di aderenza e poi leggermente verso destra fino alla sosta (VII-).
L7 Salire in leggera diagonale verso destra fino a raggiungere e superare alcune zolle erbose. Sostare subito oltre su comodo ripiano (VI).
Discesa in doppia sulla via saltando la S1.
Note
Bella salita su roccia ottima aperta senza l’uso di spit aggiunti solo in discesa rispettando comunque l’etica mellica.