BREAKDANCE – MEDALE
Accesso stradale
Da Milano prendere la statale per Lecco-Colico (ss36). Superare la galleria del M. Barro e quindi il ponte sull'Adda, uscendo alla terza uscita che si incontra (indicazioni per Lecco centro). Seguire quindi le indicazioni per la Valsassina (strada vecchia), girando a destra alla prima rotonda e a sinistra alla seconda. Superare un semaforo e, subito prima del secondo, svoltare a destra (indicazioni per Valsassina e Casa delle Guide). Proseguire sulla strada principale in salita superando un ponte e passando quindi sul versante opposto della valle (destra idrografica). Al tornante, svoltare a sinistra entrando nel quartiere di Rancio. Proseguire lungo la strada in discesa fino a dove questa si allarga. Imboccare la ripidissima stradina sulla destra (sbarra aperta all'inizio) e, al termine della salita, proseguire diritto fino a uno spiazzo dove è possibile parcheggiare.
Avvicinamento
Dal parcheggio proseguire lungo la strada superando un tornante dopo
il quale la strada diventa sterrata. Imboccare il sentiero sulla sinistra (scaletta in cemento) e proseguire fino a
raggiungere una struttura paramassi dove la traccia diventa più ampia. Continuare diritto in leggera salita fino a un
bivio con indicazioni per la ferrata del Medale. Svoltare quindi verso destra come per la ferrata prendendo un sentiero
circondato dai rovi. Proseguire lungo la traccia finchè questa diventa pianeggiante e quindi svoltare a sinistra per
ripida traccia che sale tra gli alberi. Continuare sempre sulla traccia (bolli rossi) che attraversa alcuni sfasciumi
costeggiando la parete dell'Antimedale sulla sinistra. Superare la valletta che divide questa parete dal Pilastro Irene
e proseguire ancora brevemente fino all'attacco della ferrata (cartello indicatore e cavi ben visibili) posto pochi metri
più a destra (viso a monte) di un evidente bollo giallo dipinto sulla roccia pochi metri sopra il sentiero (15min).
Salire la ferrata fino al termine delle difficoltà, dove la parte rocciosa lascia spazio a un sentiero con cavo di sicurezza.
Imboccare la traccia verso destra che si segue fino al termine (prestare attenzione soprattutto nella parte terminale).
Dal termine della traccia, dove si trova la S0 della Bonatti, abbassarsi un paio di metri verso destra (viso a monte)
raggiungendo una sosta con catena.
Con una doppia di 10/15m si raggiunge una vaga cengia esposta, posta poco sopra una traccia un po’ più netta che porta
all’attacco della Gogna. Spostarsi verso destra (viso a monte) raggiungendo la sosta di partenza (tratto molto esposto:
fare attenzione! 25min; 45min).
E' anche possibile salire all'attacco da una delle vie presenti sul Pilastro Irene, evitando così la ferrata.
Materiale
2 corde da 60m
13 rinvii
Camalots da n° 0.4 a 1
C3 n° 2
Note tecniche
difficoltà: 6a+ e A1 (o 7b)/RS2/III
lunghezza: 240m (8L)
esposizione: S
quota partenza: 700m
discesa: a piedi
primi salitori: Ivano Zanetti, Giovanni Chiaffarelli, Umberto Villotta (1984)
Periodo consigliato
Da settembre a marzo/aprile. Da evitare i mesi caldi.
Relazione
Nome alla base della via.
L1 Dalla sosta traversare brevemente verso destra passando sotto una nicchia con cordoni. Proseguire verso destra raggiungendo la base di un diedro che si risale fino alla sosta posta sotto un piccolo strapiombo (6a).
L2 Salire diritti superando lo strapiombino e quindi proseguire diritti nel diedro fino alla sosta sotto un tetto (6a+ e A0 o 6c).
L3 Spostarsi verso destra per poi superare il tetto. Proseguire diritti raggiungendo un altro tratto strapiombante che si supera sulla destra lungo una fessura da cui si raggiunge la sosta (6b).
L4 Dalla sosta salire diritti per poi spostarsi leggermente sulla destra puntando ad un evidente diedro più in alto. Raggiungere e superare il diedro con arrampicata delicata e quindi salire diritti raggiungendo una placca a gocce difficile. Superare il muro e raggiungere la sosta sotto gli strapiombi (qui si incontra la Bonatti che continua a sinistra; 6a+ e A0 o 6b+/c).
L5 Salire diritti lungo la placca raggiungendo gli strapiombi che si superano spostandosi in diagonale verso destra; tornare poi verso sinistra raggiungendo la sosta dove si incontra Rebus (6a+ e A0 o 6c+).
L6 Spostarsi in diagonale verso destra e superare il primo strapiombo. Traversare quindi verso sinistra sfruttando una fessura (faticoso) passando sotto un tetto al cui termine si torna a salire (delicato) raggiungendo la sosta (6a+ e A1 o 7b).
L7 Dalla sosta salire lungo la successione di diedri sulla verticale con tratto delicato nell'ultimo diedro sopra il quale si sosta (6a/6a+).
L8 Salire diritti lungo il diedro canale (sulla destra passa la Gogna) e al termine traversare facilmente verso sinistra. Raggiungere un'altra zona verticale e fessurata che si risale fino ad un alberello da cui si prosegue diritti e, per blocchi, si raggiunge il termine della via (VI-).
Dalla sosta conclusiva, risalire le facili rocce raggiungendo
il sentiero proveniente dalla ferrata e che sale alla vetta (cavo). Salire in direzione della croce e,
poco sotto la cima, imboccare il sentiero che scende verso sinistra (indicazioni per S. Martino).
Continuare lungo la traccia superando una zona di sfasciumi poco dopo la quale si incontra un canale alberato.
Imboccare una vaga traccia ripida in discesa sulla sinistra (il sentiero principale prosegue diritto con una breve salita).
Continuare a scendere fino a incrociare il sentiero proveniente dalle vie dell'Antimedale: la traccia diventa ora più marcata.
Sempre in discesa si raggiunge la base dell'Antimedale costeggiando gli attacchi delle vie e da qui il sentiero di salita poco prima della ferrata.
Note
Le prime quattro lunghezze risultano ben scalabili, mentre la V e la IV propongono un’arrampicata atletica molto esigente; consigliabile quindi salire i primi 4 tiri per poi spostarsi sulla Bonatti. Roccia ottima.