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LAGHI DEL LUCENDRO – URSERENTAL

domenica 25 settembre ‘16


Avevo pensato ad una bella e comoda giornata in qualche falesia del lecchese, in parte un po’ stanco del marcio e del rischio di anticipare il cammino eterno con la scheletrica figura incappucciata. Non per altro, ma le donne tutte pelle e ossa non mi vanno granchè a genio e poi, chi la sentirebbe Micol? Così quando il Boris ci domanda dei programmi per la domenica proponendoci una gita da qualche parte, l’idea se da un lato mi mette al riparo dal diventare cibo per vermi, dall’altro sembra profilare l’ennesima sveglia antidiluviana. Evidentemente non si può starsene comodamente sdraiato a letto oltre le 7:30 del mattino! Invece la proposta porta buone notizie anche da questo punto di vista: il programma infatti prevede ritrovo ad orari quasi da FF milanesi per venire incontro alle richieste dell’altra pigra, Magalì!

Per il resto invece, restiamo nel solco della tradizione, decidendo la meta solo quando siamo già tutti e cinque in auto e, praticamente, davanti al fatidico bivio. Alla fine valutiamo che il comodo giro dei laghi del Lucendro possa calzare a pennello e così parcheggiamo al passo del san Gottardo e iniziamo la nostra sfacchinata. Già perchè, nonostante la promessa di un giretto semplice e veloce, in realtà le gambe sono ancora imballate, un po’ per ieri e un po’ forse anche per la corsetta settimanale, segno che agli anni della gioventù iniziano oramai a sommarsi anche quelli della vecchiaia! In ogni caso mi metto in testa e, al primo bivio, mi faccio fregare dalla segnaletica preferendo alla monotona strada asfaltata il più allettante sentiero. Peccato solo che questo specchio per allodole ben presto vada in frantumi svanendo nel nulla (o quasi) e costringendoci ad accendere i radar caiani per poter navigare ben più a vista di quanto mi potessi aspettare dalla segnaletica elvetica. Forse che anche gli svizzeri stiano invecchiando?

In ogni caso, nonostante l’inaspettato imprevisto, fidandoci dell’abile fiuto e del senso della posizione caiani, torniamo ben presto sul percorso principale che iniziamo quindi a seguire senza prenderci ulteriori libertà. Praticamente è un po’ come unire i puntini nella Settimana Enigmistica: il numero uno è il grosso lago artificiale del Lucendro alla nostra sinistra mentre i restanti specchi d’acqua sono una manciata di ridenti pozze che collegheremo disegnando la nostra scia sul foglio montano. Così costeggiamo parte del primo specchio d’acqua per poi innalzarci per pascoli lungo un comodo sentiero che sale regolare lungo il pendio e tra vacche dedite allo svacco totale per poi raggiungere un breve pianoro oltre il quale scorgiamo il nostro numero 2. Il tranquillo lago dall’intenso blu esaltato dalle luci autunnali è incastonato in una piccola valletta, posizione che deve aver ispirato i poco fantasiosi cartografi e posto ideale per rallegrare anche gli stomaci. Quando ripartiamo, decidiamo quindi di allungare il tragitto salendo al passo d’Orsirora, giusto per mettere il naso in ciò che sta di là e buttando così uno sguardo verso Realp e il Furka. Quindi ritorniamo alla nostra caccia alla quale mancano solo un paio di laghetti che non tardano a gongolarsi per la propria limpidezza prima di chiudere il nostro disegno circolare e goderci l’ultima bellezza locale: il panino con il wurstel!


Cavallo Goloso


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