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LAGO PALÙ – VAL MALENCO

martedì 01 gennaio ‘13


La situazione si fa preoccupante. Al cenone del 31 ho ingurgitato crepes farcite, bourguignon e chinoise accompagnate da gustose insalate pera-arancio-uvette-noci; siamo quindi andati a dire addio al 2012 in piazza a Chiesa per poi rientrare a gustare il tradizionale zampone con le lenticchie quindi purè e l’immancabile panettone con la golosa crema di mascarpone. Il tutto senza battere ciglio, come se fosse perfettamente normale ingurgitare una tale mole di cibo e con la sola consapevolezza che la gran quantità di combustibile ingerito dovrà essere smaltita prima possibile. Così, nonostante l’orario personalmente disumano in cui ci infiliamo sotto le coperte, ci accordiamo per una sveglia intorno alle 8. Riesco a tergiversare e sgusciare dal sacco a pelo con mezz’ora di ritardo; lentamente la casa prende vita e non trovo nulla di meglio se non iniziare la nuova giornata con tè e crema di mascarpone a volontà. Cece, Silvia, Vera e Christian sono i più attivi e alla fine riescono ad uscire ad un orario decente per sciare sulle piste. Noi intanto gironzoliamo tra le mura domestiche con Micol che ancora ronfa beata; Maura e Roby optano per una salita con sci e ciaspole verso il lago Palù, mentre Colo e Fra preferiscono restare in casa e prepararsi per il rientro verso la città. Finalmente anche Micol si desta dal letargo e così possiamo confermare i piani per la giornata: smaltire la colazione salendo al Palù mentre per la cena verrà il suo momento!

Sarà che sono in trance per le poche ore dormite, fatto sta che mi sento sufficientemente riposato per spalare un po’ di neve dove decidiamo di lasciare la macchina: tra una storia e l’altra sono quasi le undici e pensare di trovare parcheggio alla partenza della seggiovia di San Giuseppe è quanto meno utopico, così lasciamo l’auto poco distante e ci avviamo con le pelli verso l’imbocco della mulattiera. La pista è ben battuta e tranquillamente entriamo nel bosco incontrando altri escursionisti probabilmente intenti a lasciarsi dietro i postumi del capodanno. Raggiungiamo così con la massima tranquillità il lago: d’altro canto ultimamente Micol ha avuto modo di allenare più il cervello che i muscoli motori e anche la preparazione atletica di Liverpool oramai è solo un lontano ricordo. In ogni caso, dal Palù sonnecchiante sotto uno spesso strato di ghiaccio, raggiungiamo rapidamente le piste dove ci incrociamo con i quattro amici sciatori; riesco così a scroccare una risalita in seggiovia mentre Micol è impegnata a rifocillarsi: il mio programma di consumo prevede invece un genuino salto del pasto in previsione poi di una scarna cena, e così sarò praticamente in linea!

Mentre quindi Cece scivola via verso valle, il sottoscritto cerca di prendere dimestichezza con il tavolo da biliardo che si rivela inizialmente piuttosto noioso; tra l’altro non sono più abituato alle schegge impazzite degli altri sciatori che mi sfrecciano da ogni dove, così non vedo l’ora di mettere al sicuro le chiappe sulla seggiovia.

Mi riunisco quindi con Micol che nel frattempo ha dato fondo alle scorte di cibo e, salutati gli amici, ci prepariamo per l’ultima roulette russa: la discesa verso valle. Pur avendo adocchiato un interessante tracciato sotto la linea della seggiovia, seguo tranquillamente le code di Micol cercando di trarre qualche vantaggio tecnico dalla discesa in pista. Per precauzione mi porto comunque completamente lungo il bordo col solo rischio di schiantarmi contro qualche albero ma, almeno, riesco a tenermi lontano dal traffico riuscendo pure a divertirmi tra uno zig zagare e l’altro anche se il fuori pista resta comunque il fuori pista!


Cavallo Goloso


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