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SPIGOLO DORN – PRIMO MAGNAGHI (O MAGNAGHI MERIDIONALE)

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Accesso stradale

Da Milano prendere la statale per Lecco-Colico (ss36). Superare la galleria del M. Barro e quindi il ponte sull'Adda, uscendo alla seconda uscita che si incontra (indicazioni per Valsassina). Proseguire lungo la strada principale per la Valsassina fino a raggiungere Ballabio in corrispondenza di una rotonda all'uscita di una galleria. Alla rotonda svoltare alla seconda uscita prendendo la strada in salita per i Piani dei Resinelli. Con numerosi tornanti si raggiungono i Piani dei Resinelli dove si parcheggia in corrispondenza dell'ampio spiazzo al termine della salita.


Avvicinamento

Dal parcheggio dei Piani dei Resinelli, prendere la strada in salita sulla destra (viso a monte), superando il panificio-ristoro. Al bivio prendere la ripida strada sulla sinistra per il rifugio Porta. Poco prima che la strada termini, in corrispondenza di una curva verso destra, prendere il sentiero a sinistra. Superare un tratto alberato, quindi una piccola radura per poi rientrare nel bosco. Raggiungere un sentiero che sale da destra e continuare a sinistra in salita fino a un bivio (10min).

Proseguire diritti in salita in direzione della cima della Grignetta (cresta Cermenati). Per sentiero ripido e a brevi tratti esposto, si raggiunge un altro bivio. Prendere il sentiero a destra (viso a monte) in direzione dei Magnaghi e del Sigaro Dones (cartello indicatore; 45min; 55h).

Proseguire ora in falso piano superando alcuni piccoli canalini con alcuni tratti esposti che richiedono attenzione. Raggiungere il canalone Porta poco sotto la base del Sigaro Dones (riconoscibile per la croce rossa sulla cima). Risalire brevemente il canalone Porta (cartello indicatore) fino al termine della piccola struttura che precede il Sigaro (sulla destra viso a monte), raggiungendo quindi il canale che separa le due strutture (il primo che si incontra sulla destra risalendo il canalone Porta e perpendicolare allo stesso; 20min; 1:15h).


Materiale


Note tecniche


Periodo consigliato

Maggio-ottobre evitando le giornate più calde.


Relazione

L’attacco della via è posto alla base del canale che separa il Sigaro (sulla sinistra) dal primo Magnaghi (o Magnaghi meridionale, sulla destra). Si descrive anche il tiro che, risalendo il canale perpendicolare al canalone Porta, raggiunge l’attacco dello spigolo Dorn.


L1 Salire lungo il canale (neve alla base all’inizio di stagione) superando una placchetta verticale fino a raggiungere un’ampia cengia con anello di calata e resinato, raggiungendo così la partenza della via (in comune con l’Albertini; IV).


L2 Dalla sosta proseguire a sinistra (viso a monte), abbandonando il canale da cui sale il primo tiro. Risalire lungo la rampa a destra dell’intaglio che separa il Sigaro (a sinistra) dal primo Magnaghi (a destra) fino ad un piccolo ripiano dove si sosta (III).


L3 Dalla sosta salire in diagonale verso destra lungo una specie di fessura-canale. Raggiungere una sosta in corrispondenza di un piccolo ripiano e quindi proseguire sempre lungo la fessura-canale che si fa ora praticamente verticale fino al termine. Salire diritti lungo la placca verticale molto ammanigliata spostandosi leggermente a destra. Proseguire diritti tenendo sulla sinistra un tratto leggermente aggettante quindi raggiungere la sosta sulla sinistra su piccolo ripiano (IV).


L4 Salire facilmente per rocce articolate in leggera diagonale verso destra fino alla sosta (III).


L5 Salire diritti superando un primo tratto leggermente aggettante. Proseguire diritti più facilmente fino alla sosta su comodo ripiano (IV+).


L6 Proseguire lungo lo spigoletto sopra la sosta salendo in diagonale verso sinistra. Raggiungere la sosta sul filo della cresta dei Magnaghi in corrispondenza di un piccolo spiazzo (III).


Dalla sosta scendere un paio di metri e superare l’intaglio passando sul secondo Magnaghi (o Magnaghi centrale); proseguire quindi lungo la cresta (superando una sosta con due resinati) fino a raggiungere un grosso masso posto sulla cima del torrione (resti di una corce arrugginita) dove si trova una sosta con due resinati. E’ possibile suddividere il tratto di cresta in due lunghezze (II/III).

Sono possibili 3 opzioni per tornare alla base:

  1. Dal masso in cima al torrione Centrale, scendere brevemente verso destra (viso a monte; consigliabile scendere assicurati sfruttando i fittoni) raggiungendo la prima di 4 calate da 25m lungo la normale (attenzione alla caduta pietre). Dalla base del Magnaghi centrale, prendere il sentiero in discesa. Tenere la traccia sulla destra (viso a valle) avvicinandosi alla piazzola dell’elicottero per poi aggirare il primo Magnaghi. Superata una piccola sella, si scende brevemente al canalone Porta raggiungendo il sentiero di salita.

  2. Spostarsi a sinistra (viso a monte) del masso in cima al torrione Centrale raggiungendo i resti di una vecchia croce oltre la quale si trova la sosta finale di Nastassia Kinsky da cui ci si cala con 2 doppie da 50m circa. Si raggiunge il canalone Porta da cui si scende fino all’attacco del primo tiro.

  3. Dal masso in cima al torrione Centrale, scendere brevemente verso destra (viso a monte; consigliabile scendere assicurati sfruttando i fittoni) raggiungendo la prima delle 4 calate utilizzate per la soluzione di discesa n°1. Superare l’intaglio passando sul terzo Magnaghi e quindi risalire il tratto verticale (IV+) raggiungendo la cresta sommitale (sosta per la doppia). Proseguire lungo la cresta raggiungendo un intaglio (freccia sbiadita) da cui si scende lungo un canalino sulla sinistra (II). Si raggiunge una cengia con catena che si segue fino ad un’ampia forcella (forcella del GLASG). Da qui è possibile scendere a sinistra (viso a monte; prestare molta attenzione) raggiungendo il canalone Porta da cui si ritorna all’attacco del primo tiro (vedere la soluzione di discesa n°2); è possibile scendere a destra (viso a monte) raggiungendo il sentiero descritto per la discesa n°1; è infine possibile e consigliato proseguire lungo una delle vie del terzo Magnaghi dalla cui cima si raggiunge il sentiero di discesa.


Note

Interessante e facile itinerario addomesticato dalla presenza di resinati comunque ben distanziati (eventualmente utile integrare le protezioni per evitare voli molto lunghi). Consigliato proseguire lungo una delle vie del terzo Magnaghi.