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POLIFEMO – IL CASTELLO

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Accesso stradale

Da Chiavenna (SO) prendere la strada per il passo dello Spluga raggiungendo, dopo pochi chilometri, il paese di San Giacomo Filippo. Superare l’abitato e raggiungere una galleria paramassi dopo un tornate verso destra. Proseguire lungo la strada superando un tornante verso sinistra per poi entrare in una galleria. Quasi al termine del tunnel, in corrispondenza di una curva verso sinistra, abbandonare la strada principale svoltando a sinistra (prestare molta attenzione; in alternativa è consigliabile uscire dalla galleria e proseguire finchè è possibile fare inversione). Superare il ponte sul torrente e parcheggiare nel prato sulla destra.


Avvicinamento

Dal prato prendere la mulattiera che entra nel bosco in salita, allontanandosi dal deposito di olio (cartello indicatore del sentiero). Quando la mulattiera termina di salire, prendere una vaga traccia sulla sinistra che costeggia, in leggera salita, il pendio. Raggiungere e superare un rigagnolo e quindi proseguire sempre in traverso verso sinistra fino a raggiungere la base della parete (ometti). Costeggiare in falso piano la parete finchè la traccia diventa un po’ più ripida. Continuare brevemente per essa fino a raggiungere l’estremità sinistra della parete, in corrispondenza di un’altra struttura più piccola. Raggiungere l’attacco di Alberto (targa alla base) quindi seguire la cengia verso destra fino al termine in corrispondenza di un grosso pungitopo (15min).


Materiale


Note tecniche


Periodo consigliato

Primavera e autunno.


Relazione

La partenza è al termine della cengia in corrispondenza di un grosso pungitopo.


L1 Salire diritti verso il tettino soprastante che si supera stando alla sua sinistra. Proseguire diritti lungo una specie di fessurina diedro fino a raggiungere un muro liscio verticale. Traversare a destra con passo duro e obbligato (passo chiave) verso la fessura con arbusto. Salire quindi diritti sfruttando la fessura per poi raggiungere la sosta (6b/c).


L2 Spostarsi a destra della sosta e quindi salire sfruttando la fessurina (passi delicati) fino alla sosta in prossimità di una pianta (6b+).


L3 Dalla sosta traversare a destra scendendo leggermente. Raggiungere lo spigolo arrotondato e risalirlo superando una prima parte un po’ aggettante (passaggi un po’ fisici) per poi raggiungere la sosta (6c).


L4 Spostarsi in diagonale verso destra raggiungendo la base della fessura-diedro. Risalire per la struttura (utile camalot n°2) e al termine salire in diagonale verso destra per rocce facili. Raggiungere una placca e risalirla fino alla sosta in corrispondenza di una specie di nicchia (5c).


L5 Salire il muretto sopra la sosta spostandosi in diagonale verso destra raggiungendo una zona un po’ più appoggiata (primi 2/3 metri). Rimontare il successivo tratto verticale (passo chiave) stando sulla sinistra raggiungendo poi una specie di rampa ascendente verso sinistra. Risalire per la rampa fino a raggiungere il tetto soprastante. Seguire la fessura che sale in diagonale verso destra costeggiando la base del tetto fino alla sosta alla base di un diedro (7a).


L6 Salire il diedro fino alla base del tetto. Spostarsi a sinistra e quindi superare la successiva fessura strapiombante. Proseguire quindi in diagonale verso destra superando due alberi. Continuare ora diritti per placca avvicinandosi al bordo destro delle struttura. Dove la parete torna più verticale, spostarsi allo spigolo destro e risalire per esso fino al termine. Uscire quindi dalla parete superando alcuni arbusti fino alla sosta su albero (6a).


La discesa si svolge lungo l’itinerario di salita sfruttando: S6, S4 e S2.


Note

Itinerario nel complesso ben protetto che propone passaggi non ben intuibili.