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MARIO IMPERIAL – BUCO DEL PIOMBO

domenica 30 agosto ’09


L’ultimo giorno prima della ripresa del solito tran-tran lo passo al Buco del Piombo. A dir la verità, ci restiamo solo dall’ora di pranzo causa una piovuta mattutina e alcuni impegni di Roberto.

La mia attenzione è rivolta ad una recente creazione dell’infaticabile De Toffol a destra di Braccia di Piombo: lo stesso apritore (incrociato in occasione della mia salita alla più semplice Giurassica) mi aveva informato della nuova linea, parlandomi di un tiro molto interessante su placca grigia, probabilmente intorno al 6c. Così, carico di curiosità e con le braccia reduci da una settimana di falesia mi ritrovo alla base della parete. Senza alcuna relazione, ma fiducioso nella copiosità delle protezioni, metto le mani sulla roccia, sperando di incontrare difficoltà simili alle altre due vie sportive.


Mi sembra di salire sulle uova: anche se non si stacca nulla, la roccia appare friabile e malsana, per fortuna che la chiodatura è abbondante! Il tiro comunque non è banale: sono sempre in strapiombo anche se su buone prese e quindi Roberto continua a sentire i miei sbuffi e lamenti. Sulla lunghezza seguente la roccia migliora un po', anche se alcune sezioni rimangono comunque delicate. L'arrampicata, invece, si fa più impegnativa mantenendo comunque il suo carattere atletico. Alla fine anche questo tiro mi esce a vista, anche perchè voglio salire il più possibile in libera con il risultato di stancare abbondantemente le braccia e lasciar scorrere velocemente le lancette dell'orologio.

Ma sulla terza lunghezza devo cedere: il resting non me lo leva nessuno, anche se alla fine passo senza tirare nulla. Qui la roccia diventa finalmente compatta e la placca verticale, avara di appigli, offre un'arrampicata tecnica e di precisione. Poi sul quarto tiro si ripiomba nello stesso ambiente precedente: roccia discreta e ancora strapiombo.

Supero il primo tratto fino ad un buon punto di riposo alla base dell'ennesimo strapiombo. E qui, dopo diversi tentativi, devo cedere alla staffa per superare il passaggio da cui raggiungo facilmente il termine della via.

In conclusione questa linea mi è sembrata decisamente più impegnativa delle sue sorelle a sinistra e la roccia di bassa qualità quasi per tutto l'itinerario.


Cavallo Goloso


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